Una cosa è certa: quando si possiede una seconda casa si è costretti a dover fare i conti con non poche spese. Per tale ragione, non sono in pochi a considerare la seconda casa un vero e proprio lusso.
Di contro, però, è necessario precisare che, ad oggi, è circa il 70% degli italiani ad aver comprato o ricevuto in eredità una seconda casa. Tale dato deve aggiungersi al fatto che non c’è un Paese in Europa equiparabile all’Italia per quanto riguarda gli investimenti cosiddetti nel mattone.
L’acquisto di una seconda casa comporta spese notarili e il pagamento di imposte. Bisogna tenere presente che in questo caso non sono previsti sconti fiscali e non è neppure possibile usufruire delle detrazioni fiscali del 19% sugli interessi passivi del mutuo.
Le tasse sulla seconda casa sono più elevate rispetto alla prima o all’abitazione principale e vanno
dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, che si paga al momento dell’acquisto sulla seconda casa, fino ad arrivare alla gestione (Irpef, IMU, TASI, TARI) e all’eventuale tassazione della plusvalenza sulla vendita futura.
Detrazioni e agevolazioni fiscali
Quando si parla di seconda casa non si possono avere le stesse agevolazioni che si hanno con una prima casa.
Ciò vuol dire che nel caso in cui si dovesse acquistare, ad esempio, direttamente da chi ha costruito l’immobile, l’IVA non potrà più essere al 4% ma salirà al 10%. Discorso a parte, poi, deve essere effettuato per quanto riguarda gli immobili di lusso. In tal caso, l’IVA raggiungerà quota 22%. In merito agli acquisti effettuati direttamente dai privati, l’IVA non verrà pagata ma si dovranno sostenere le spese relative all’imposta di registro che, se per la prima casa è del 2%, per la seconda arriva al 9%.
Quello che influisce in maniera pesante sul costo di una seconda casa è, principalmente, la tassazione annuale che grava sugli immobili. Infatti, mentre la prima casa può godere dell’esenzione fiscale per quanto concerne Imu e Tasi, la seconda casa, invece, non può contare su questo beneficio e l’onere fiscale può risultare particolarmente elevato.
Ma cosa sono Imu, Tasi e Tari?
Ciò molto semplicemente perché, al contrario di quanto accade con la prima casa, la seconda casa non ha la possibilità di beneficiare di esenzioni fiscali. Inoltre, gli oneri di natura fiscale sono decisamente molto alti.
IMU
Quella dell'Imu è una voce di spesa molto importante che non può e non deve essere sottovalutata.
Il termine IMU sta per “imposta municipale propria”. Si tratta di un’imposta diretta di tipo patrimoniale, prevista dal nostro sistema tributario, dall’articolo 8, comma 1, del Decreto legislativo. n. 23/2011 (decreto sul Federalismo fiscale).
Si applica a tutti gli immobili posseduti a titolo di proprietà, ma anche di altri diritti sulla cosa come usufrutto, comodato d’uso, abitazione, enfiteusi e superficie.
Non sono comprese solo le abitazioni, dunque, ma anche fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Ci sono alcune eccezioni: su tutte, quella per la prima casa, cioè quell’immobile utilizzato come abitazione principale. In questo caso, l’IMU non va mai pagata.
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